Il 4 luglio del 1916, ebbe luogo nelle miniere Cozzo Disi e Serralonga, poste tra loro in collegamento, uno dei più gravi disastri sul lavoro dell'intera storia mineraria italiana.
Nel crollo di alcune gallerie e a causa delle emissioni di idrogeno solforato persero la vita 89 solfatari.
Le cause del grave incidente restano incerte anche se oscillano intorno ad un'ipotesi principale: essa ammette una natura colposa nel disastro, che sarebbe stato provocato dal crollo di una parte della miniera dovuto al mancato riempimento con materiale sterile dei vuoti provocati dall'estrazione del minerale.
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